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S. Francisco: quando si riapre troppo presto

Il 21 novembre del 1918 a San Francisco alle dodici in punto, con il potente fischio della sirena di una nave, il sindaco James Rolph diede il segnale della fine della terribile influenza spagnola. L’epidemia aveva fatto meno vittime nella città californiana rispetto a qualsiasi altra metropoli degli Stati Uniti. Subito gli abitanti di San Francisco si affollarono in tutte le strade del centro. Una festa che non si vedeva da parecchio tempo, ma che era del tutto prematura, come si accorsero le autorità sanitarie nel giro di poche settimane.

Il lockdown a San Francisco era stato quasi immediato, dopo il primo caso (importato da Chicago, pare) attorno al 20 settembre del 1918. Il 18 ottobre venivano mandati a casa gli alunni di tutte le scuole, furono chiusi tutti i locali pubblici, proibiti balli e qualsiasi affollamento. Tre giorni dopo arrivarono le mascherine che ben presto diventarono obbligatorie per tutti. La polizia faceva rispettare le regole con zelo. Perfino il sindaco Rolph, fotografato mentre assisteva a un incontro di boxe, fu multato dai suoi agenti perché non portava la mascherina.

Fino al famoso 21 novembre, San Francisco aveva avuto 23.639 casi di influenza con 2.122 morti. E le autorità decisero a quel punto, visto che i nuovi casi erano pochi, di riaprire tutto: scuole, teatri, ristoranti, l’ippodromo. Dopo le dodici, scrisse il San Francisco Chronicle, “i marciapiedi furono coperti dalle mascherine che tutti gettavano via, come segno della liberazione e della fine di un incubo”.

Ma l’euforia durò poco e già il 7 dicembre il sindaco fu costretto a dichiarare ufficialmente che l’epidemia era tornata. Questa volta però, la popolazione non accettò positivamente le nuove restrizioni, come aveva fatto la prima volta. Nacque perfino una “Lega anti-mascherine” che tentò di lottare contro l’obbligo di indossare mascherine su naso e bocca. A una loro manifestazione pubblica parteciparono oltre duemila persone.

In poche settimane il totale dei casi d’influenza salì a più di trentamila e i morti arrivarono a tremila. A conti fatti, quando a metà febbraio l’Health Board degli Stati Uniti pubblicò i dati nazionali, risultò che la città di San Francisco era stata la più colpita in tutto il Paese.

Il 21 novembre del 1918 a San Francisco alle dodici in punto fu segnata ...

la chiusura della città per via dell’epidemia dell’influenza spagnola.

la fine dell’epidemia dell’influenza spagnola.

la vittoria del sindaco James Rolph nella metropoli californiana.

l'inizio dell’epidemia dell’influenza spagnola.